Ad Airbus A 330 di Singapore Airlines in volo per Shanghai si spengono improvvisamente i motori. Quattro mila metri di caduta, poi riprendono a funzionare. Panico tra i 180 a bordo. I tecnici indagano. Spunta l’ipotesi Hacker

singapore2Certo non è la prima vola che ha un grosso liner commerciale capita che gli si spengano improvvisamente i suoi 4, 3 o 2 motori e che poi anche dopo lunghi minuti di perdita di quota, con consegunte panico a bordo, tutto riprenda altrattanto all improvviso  a funzionare.regolarmente. Di solito, come accertato in passato, la causa è stata sempre conseguente a fattori metereologici e ambientali, come la la cenere sprata verso l’alto da un vulcano in eruzione. La violenta massa d’aria incontrata nelle veloce “discesa” per assenza di prpulsione aveva avuto “effetto pulizia” liberando le ventole di  aspirazione dalla cenere, ripristinando così il funzionamento dei motori. Ma in questi giorni è emersa un’ipotes agghiacciante. Molto, se non tutto, sui più moderni aerei a bordo funziona ormai tramite computer wi fi ed un hacker è riuscito, trovato un bag nel sistema, a prendere il controllo di uno dei motori. L’allarme è ROSSO.

singapore3Lo spegnimento improvviso dei Turbofan dell’A 330-300 Singapore Airlines, avvenuto tre ore dopo il decollo dall’aeroporto di Changi, non sembrerebbe causato dagli effetti di un vulcano. La compagnia proprietaria e i tecnici cinesi di Shangai sono al lavoro con una minuziosa indagine per stabilire le cause di un evento che avrebbe facilmente potuto trasformarsi in tragedia.

La letteratura sullo spegnimento improvviso di propulsori annovera un caso rimasto insoluto che colpiì negli anni ’60 per ben tre volte in diverse occasioni entrambi i quattro motori di uno stesso velivolo, un DC 8 messicano. Il primo spegnimento simultaneo con dc 8 mexicosuccessiva inspiegabile ripresa avvenne in volo, con l’immancabile terrore di quanti a bordo.

A terra il DC 8 venne totalmente smontato e revisionato, ma non emerse niella di anomalo. Il secondo e terzo spegnimento accadde, invece, a terra, mentre il quadrigetto rullava sulla pista dell’aeroporto di Mexico City. Dopo il terzo “inconveniente”, dove una completa revisione efflettuata a Long Beach, in California, negli hangar della casa costruttrice, la Douglas, che non dette alcuna spiegazione, venne deciso di smantellare il velivolo.

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