Storiaccia di presunti ricatti e ritorsioni per l’informazione sul calcio giovanile e Lega Pro. Tavecchio-Giacomini e la squallida rissa per finanziamenti cercati, forse promessi e poi negati o rifiutati

giacomini tavecchioTavecchio è Tavecchio e non è certo una novità. Altrettanto se non di più sconcertante il comportamento di Massimiliano Giacomini, direttore di SoccerLife (Settimanale sportivo sul calcio giovanile, dilettantistico e Lega Pro), che dopo aver “ceduto” a scoppio ritardato la registrazione scoop del giugno scorso al Corriere della Sera, annaspa per tentar di uscire “a testa alta” dall’impasse in cui si è cacciato con la laconica dichiarazione di auto accusa: “Ho fatto male il mio lavoro, solo adesso me ne sono accorto”. Il presidente della Figc, da tempo abituato a Giacomininavigare nelle bufere, si difende, però, accusando Massimiliano Giacomini: “È un’evidente la ritorsione nei miei confronti da parte di una persona alla quale ho negato dei contributi per la sua attività editoriale”. E Giacomini replica: “Nessun ricatto, Tavecchio mente. A rinunciare ai finanziamenti sono stato io”. E poi racconta di aver ascoltato la registrazione e di aver deciso di pubblicarla dando l’esclusiva al Corriere della Sera, accorgendosi solo decisamente a posteriori delle gravi affermazioni di Tavecchio. Affermazioni, quelle  del Presidente della Fgci, “gravissime”, oltremodo offensive verso “gay” ed “ebrei”, rese tuttavia in un “contesto confidenziale” e registrate segretamente a giacominisocer2sua insaputa. Contesto che la “potrebbe dir lunga” sulla vicenda. Certo che per Giacomini, la cui Testata giornalistica non naviga quasi sicuramente nell’oro, dei finanziamenti procurati da Tavecchio dovrebbe averne fatto il dovuto conto, prima che le cose “cambiassero” per questo o quel motivo. Niente di meglio allora, dopo mesi, che rivolgersi al Corriere della Sera, ammettendo pure essersi sbagliato”. Forse un cambio di sportello per il finanziamento? Chissà, tutto possibile, specie in tempi come questi. Come diceva il divino Giulio, “a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina”: In ogni caso, brutta pagina di giornalismo, davvero, che non fa certo onore alla categoria, insieme all’ennesima oramai quasi abituale pessima figura di Tavecchio. Probabilmente “satirerebbe” Crozza: “Giacomini…Massimiliano Giacomini…Giacomini detto Massimiliano…Personaggetto”

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