Con l’arrivo dei primi jet DC 8 e Caravelle, e poco dopo dei DC 9, la modernizzazione della flotta con il raddoppio della velocità dei velivoli in Alitalia scatenò una vera e propria gara tra i piloti della compagnia a chi impiegava il minor tempo per giungere a destinazione. Sulla rete europea, i giovani comandanti sfornati a decine dal servizio addestramento della compagnia si impegnano sportivamente a ridurre, spesso drasticamente, i tempi di percorrenza tra Roma e Londra o Parigi o Madrid.
Ma è sui voli transatlantici, e, in special modo, sulla New York – Roma, notoriamente più veloce della rotta inversa per l’aiuto dei venti favorevoli, dove esisteva una specie di “nastro azzurro” d’invenzione marinara, che la gara ebbe i suoi momenti più esaltanti. Va ricordato che il quei tempi non erano ancora in vigore precise rotte prestabilite e quindi i comandanti godevano di grande libertà nel condurre i propri voli. Fù così che Ugo Drago nei primi giorni del 1967 col suo DC 8 volò da New York Roma in sole 6 ore e 21 minuti: un tempo eccezionale.
Così, punto sull’orgoglio, l’amico Gianmario Zuccarini, studiò pazientemente il modo per battere il collega. Zuccarini, a dire il vero, approfittò della sua posizione in Compagnia, quale direttore del servizio operazioni. Così quando il meteo confermò l’aumento invernale delle correnti jet stream sull’Oceano Atlantico, nel giorno ritenuto più favorevole dalle previsioni “brigò” per ottenere un turno di comando sul Nord Atlantico, e col suo DC 8 superò la prestazione di Ugo Drago.
Tutto è documentato sul libretto di volo di Giancarlo Corsi, all’epoca navigatore di quell’equipaggio: il DC 8 pilotato da Gianmario Zuccarini riuscì a percorrere il viaggio tra il New York Kennedy e Roma Fiumicino del 19 febbraio 1967 nell’incredibile tempo di 6 ore e 17 minuti.
Un primato sulla “rotta regina” di Alitalia rimasto imbattuto per quella macchina e che resistette in assoluto fino al 1990, quando un altro comandante AZ, Gianantonio Boccassino, riuscì a far meglio conquistando l’ideale “Nastro Azzurro, ma col Boeing 747. Di grande rilievo anche il record conseguito dal Comandante Nerino Negrini, valoroso pilota di aerosiluranti durante l’ultimo conflitto mondiale e insignito di medaglia di bronzo e di due croci di guerra al valore militare.
Negrini ai comandi di un DC8/62 dell’Alitalia impiegato sulla rotta polare da Tokyo, il 27 ottobre 1970 stabilì il primato di velocità sul percorso tra Tokyo e Anchorage con il tempo di 5 ore e 7 minuti di volo a una media di 1.093 chilometri orari.
Una risposta a Piloti Alitalia: a caccia di record negli anni ’60