Roberto Giachetti se eletto promette i tram per Roma

tramrmRoberto Giachetti punta sui TRAM: il candidato sindaco di Roma per il Pd per il trasporto pubblico promette lo sviluppo del trasporto pubblico di superficie su rotaia: a “TG2 Punto di Vista” liquida come non ripetibile l’esperienza di un’altra Metro dopo la C per i gli insuperabili problemi archeologici prodotti dagli scavi e rilancia il lo sviluppo del tram che tanto ruolo ha avuto nel passato per il trasporto pubblico della capitale.

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Gheddafi “profeta” a Roma nel 2011: “Se i terroristi conquistano il Nord Africa, il Mediterraneo diventerà un mare di caos

ghedda18Parole profetiche queste di Muʿammar Muḥammad Abū Minyar ʿAbd al-Salām al-Qadhdhāfī, semplificato in lingua italiana come Mu’ammar Gheddafi, pronunciate il 15 marzo 2011 in un’intervista rilasciata dall’allora leader libico durante l’ultimo viaggio in Italia: “Che voi sareste le prime vittime, avreste milioni di immigrati illegali, i terroristi salterebbero dalle spiagge di Tripoli verso Lampedusa e la Sicilia. Sarebbe un incubo per l’Italia e l’Europa, svegliatevi!”.

Era appunto il 15 marzo 2011 e il colonnello Gheddafi, arrivato in Italia per quello che sarebbe stato il suo ultimo viaggio nel nostro Paese, rilasciò un’intervista esclusiva al Giornale e al Corriere della Sera. Non esisteva ancora il Califatto, le bandiere nere del terrore non erano ancora state issate, ghedda14Bin Laden era ancora vivo (per poco) e il Nord Africa non era ancora un focolaio di violenza e caos come oggi. Eppure Gheddafi raccontò esattamente quello che stiamo vivendo ora. A quattro anni di distanza le parole che ci disse Gheddafi suonano come una sibillina profezia. L’orribile notte di Parigi tra il 13 e il 14 novembre 2015, le stragi di Charlie Hebdo e di Tunisi  sono pagine di un romanzo che Gheddafi aveva già letto. Il rais aveva avvertito tutti: “Se i terroristi conquistano il Nord Africa, il Mediterraneo diventerà un mare di caos. Se al posto di un governo stabile, che garantisce sicurezza, prendono il controllo queste bande legate a Bin Laden gli africani si muoveranno in massa verso l’Europa”. Le dichiarazioni sono talmente puntuali che non serve commentare altro. Sta succedendo esattamente quello che aveva previsto il rais, e ciò che lascia più sgomenti è che non sappiamo cosa fare.

gheddaIl colonnello Gheddafi, dopo un mese di rivolta, aveva perfettamente previsto il caos libico che si sarebbe scatenato dopo di lui. Inascoltato dai più che lo ritenevano un folle dittatore allaricerca di visibilità e interessi nel Mediterraneo,  Gheddafi probabilmente andava ascoltato per un motivo solo: sapeva con che gente l’Occidente avrebbe dovuto combattere. Conosceva il nemico. E infatti per l’ex leader libico era “…impossibile negoziare con i terroristi legati a Osama Bin Laden. Loro stessi non credono al dialogo, ma pensano solo a combattere e ad uccidere, uccidere ed uccidere”. Poi rincarava la dose: “Per il momento la striscia di Gaza è ancora piccola, ma si rischia che diventi grande. Tutto il Nord Africa potrebbe trasformarsi in una sorta di Gaza“. Continua a leggere

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Piloti Alitalia: a caccia di record negli anni ’60

dc8az1Con l’arrivo dei primi jet DC 8 e Caravelle, e poco dopo dei DC 9, la modernizzazione della flotta con il raddoppio della velocità dei velivoli in Alitalia scatenò una vera e propria gara tra i piloti della compagnia a chi impiegava il minor tempo per giungere a destinazione. Sulla rete europea, i giovani comandanti sfornati a decine dal servizio addestramento della compagnia si impegnano sportivamente a ridurre, spesso drasticamente, i tempi di percorrenza tra Roma e Londra o Parigi o Madrid.

Ma è sui voli transatlantici, e, in special modo, sulla New York – Roma, notoriamente dc8az3più veloce della rotta inversa per l’aiuto dei venti favorevoli, dove esisteva una specie di “nastro azzurro” d’invenzione marinara, che la gara ebbe i suoi momenti più esaltanti. Va ricordato che il quei tempi non erano ancora in vigore precise rotte prestabilite e quindi i comandanti godevano di grande libertà nel condurre i propri voli. Fù così che Ugo Drago nei primi giorni del 1967 col suo DC 8 volò da New York Roma in sole 6 ore e 21 minuti: un tempo eccezionale.

Così, punto sull’orgoglio, l’amico Gianmario Zuccarini, studiò pazientemente il modo dc8az2per battere il collega. Zuccarini, a dire il vero, approfittò della sua posizione in Compagnia, quale direttore del servizio operazioni. Così quando il meteo confermò l’aumento invernale delle correnti jet stream sull’Oceano Atlantico, nel giorno ritenuto più favorevole dalle previsioni “brigò” per ottenere un turno di comando sul Nord Atlantico, e col suo DC 8 superò la prestazione di Ugo Drago.

Tutto è documentato sul libretto di volo di Giancarlo Corsi, all’epoca navigatore di quell’equipaggio: il DC 8 pilotato da Gianmario Zuccarini riuscì a percorrere il dc8az5viaggio tra il New York Kennedy e Roma Fiumicino del 19 febbraio 1967 nell’incredibile tempo di 6 ore e 17 minuti.

Un primato sulla “rotta regina” di Alitalia rimasto imbattuto per quella macchina e che resistette in assoluto fino al 1990, quando un altro comandante AZ, Gianantonio Boccassino, riuscì a far meglio conquistando l’ideale “Nastro Azzurro, ma col Boeing 747. Di grande rilievo anche il record conseguito dal Comandante Nerino Negrini, valoroso pilota di aerosiluranti durante l’ultimo conflitto mondiale e insignito di medaglia di bronzo e di due croci di guerra al valore militare.

Negrini ai comandi di un DC8/62 dell’Alitalia impiegato sulla rotta polare da Tokyo, il 27 ottobre 1970 stabilì il primato di velocità sul percorso tra Tokyo e Anchorage con il tempo di 5 ore e 7 minuti di volo a una media di 1.093 chilometri orari.

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Quando sembrava che a Roma il tram stesse per scomparire

tramrm4Siamo alla vigilia delle Olimpiadi del 1960. Il mondo del trasporto romano è pervaso dalla febbre dell’automobile. Il tram è un intralcio. Per realizzare la via di scorrimento veloce con tanto di sottovia veicolare che da piazza Fiume lungo corso d’Italia e il Muro Torto porterà al piazzale Flaminio non ci si pensa neppure un attimo e si sacrificano due linee tranviarie storiche. L’8 che da Portonaccio raggiunge via della Giuliana, nelle vicinanze del Vaticano, e la circolare nera, che ha ricoperto un ruolo fondamentale nello sviluppo del trasporto pubblico della capitale. Così 8, CD e CS dal 28 settembre 1959 vennero servite da autobus.
Per l’istituzione dei sensi unici di marcia sui lungotevere, il tram fu tolto dall’anello più esterno della “Circolare Rossa, l’ES, e sostituito da autobus a tre assi Alfa Romeo, assai rumorosi. Nell’altro senso, su la ED, continuarono, invece, a circolare le vetture tram101articolate Stanga 7000, ancora oggi in servizio! E pensare che dal raffronto delle diverse tipologie di vetture in linea sulle due circolari era emerso, secondo dati ATAC, come il servizio su rotaia fosse molto più economico dell’autobus, occorrendo infatti un numero doppio di bus per portare gli stessi passeggeri!
Con le Olimpiadi scomparve così la maggior parte della rete tranviaria romana. Autobus di tutti i tipi furono messi frettolosamente in circolazione, con conducenti poco pratici che “grattavano” terribilmente ai cambi di marcia. Grande tristezza provocava la vista della lunga fila di motrici e rimorchi a due assi abbandonati ovunque fosse possibile. Continua a leggere

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Storiaccia di presunti ricatti e ritorsioni per l’informazione sul calcio giovanile e Lega Pro. Tavecchio-Giacomini e la squallida rissa per finanziamenti cercati, forse promessi e poi negati o rifiutati

giacomini tavecchioTavecchio è Tavecchio e non è certo una novità. Altrettanto se non di più sconcertante il comportamento di Massimiliano Giacomini, direttore di SoccerLife (Settimanale sportivo sul calcio giovanile, dilettantistico e Lega Pro), che dopo aver “ceduto” a scoppio ritardato la registrazione scoop del giugno scorso al Corriere della Sera, annaspa per tentar di uscire “a testa alta” dall’impasse in cui si è cacciato con la laconica dichiarazione di auto accusa: “Ho fatto male il mio lavoro, solo adesso me ne sono accorto”. Il presidente della Figc, da tempo abituato a Giacomininavigare nelle bufere, si difende, però, accusando Massimiliano Giacomini: “È un’evidente la ritorsione nei miei confronti da parte di una persona alla quale ho negato dei contributi per la sua attività editoriale”. E Giacomini replica: “Nessun ricatto, Tavecchio mente. A rinunciare ai finanziamenti sono stato io”. E poi racconta di aver ascoltato la registrazione e di aver deciso di pubblicarla dando l’esclusiva al Corriere della Sera, accorgendosi solo decisamente a posteriori delle gravi affermazioni di Tavecchio. Affermazioni, quelle  del Presidente della Fgci, “gravissime”, oltremodo offensive verso “gay” ed “ebrei”, rese tuttavia in un “contesto confidenziale” e registrate segretamente a giacominisocer2sua insaputa. Contesto che la “potrebbe dir lunga” sulla vicenda. Certo che per Giacomini, la cui Testata giornalistica non naviga quasi sicuramente nell’oro, dei finanziamenti procurati da Tavecchio dovrebbe averne fatto il dovuto conto, prima che le cose “cambiassero” per questo o quel motivo. Niente di meglio allora, dopo mesi, che rivolgersi al Corriere della Sera, ammettendo pure essersi sbagliato”. Forse un cambio di sportello per il finanziamento? Chissà, tutto possibile, specie in tempi come questi. Come diceva il divino Giulio, “a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina”: In ogni caso, brutta pagina di giornalismo, davvero, che non fa certo onore alla categoria, insieme all’ennesima oramai quasi abituale pessima figura di Tavecchio. Probabilmente “satirerebbe” Crozza: “Giacomini…Massimiliano Giacomini…Giacomini detto Massimiliano…Personaggetto”

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I progenitori dell’Atac

omicron1Il nome ATAG (Azienda Tranvie e Autobus del Governatorato) nasce nel 1927 con l’entrata in servizio dei primi bus (Lancia Omicron) e la modifica della precedente ATG (Azienda Tranvie del Governatorato) quando nel 1925 la denominazione Governatorato aveva appunto preso il posto di quella di Comune. Il primo servizio di trasporto collettivo urbano a Roma fu inaugurato alla metà del 1845. Si trattava di un omnibus a cavalli che andava da via Montanara alla Basilica di San Paolo. Con l’Unità d’Italia la domanda di trasporto pubblico cominciò a crescere. Nacque la SRO (Società Romana Omnibus) che con l’avvento innovativo del Tram si trasformò in SRTO (Società Romana Tramways Omnibus). omicroncavalli5La prima linea, ancora a trazione animale (cavalli) fu del 1877 lungo via Flaminia, da piazza del Popolo a Ponte Milvio. Dopo varie sperimentazioni, la prima linea tranviaria a trazione elettrica fu aperta nel 1895 sul percorso piazza San Silvestro-Stazione Termini. Nel 1900 il sistema di trasporto pubblico gestito dalla SRTO era costituito da 10 linee omnibus, 4 tranvie a trazione animale e 11 a trazione elettrica. Nel 1909, su iniziativa del Sindaco Ernesto Nathan, viene fondata AATM (Azienda Autonoma Tramviaria Municipale, ma cambia presto nome in ATM (Azienda Tramviaria Municipale) e inaugura i suoi servizi il 21 marzo 1911 con il collegamento piazza Colonna-Santa Croce in Gerusalemme. Le linee ATM sono contrassegnate con numeri romani per distinguerle da quelle SRTO. omicronfilobus12Dal 1919 ATM comincia ad assorbire linee e mezzi SRTO. Poi, dopo l’istituzione del Governatorato e la conseguente trasformazione da ATM in ATG e successivamente in ATAG, il 21 dicembre 1929 cessa di esistere la SRTO che era finita col gestire una sola linea. Collegamenti, mezzi e personale vengono trasferiti ad ATAG. Il 1 gennaio 1930 “parte” la “riforma tranviaria”, voluta da Mussolini, che rivoluziona l’intero servizio di trasporto pubblico urbano, con la totale eliminazione del Tram dal centro città e l’istituzione di collegamenti circolari e linee radiali. L’8 gennaio 1937 entrano in servizio le prime due linee filoviarie romane, la 137 e 138, nel quartiere Flaminio.Il 9 agosto 1944 con il ritorno di Roma allo status di Comune, ATAG diventa l’attuale ATAC (Azienda Tramvie ed Autobus del Comune)

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Partono i bus low cost anche in Italia. Promozione per qualche giorno ad 1 Euro, poi lunghe tratte con prezzo medio di 15

MegabusViaggiare low-cost piace ovunque, ovviamente anche in Italia, non solo in aereo o su treno, ma anche sui bus. Sembra proprio così stando almeno alla quantità di biglietti venduti in gran parte al prezzo promozionale di 1 Euro oltre a 50 centesimi per diritti di prenotazione nelle poche settimane che hanno preceduto l’inizio del servizio. Sarebbero già 30 mila i ticket richiesti alla società Megabus specializzata in collegamenti con autobus a basso prezzo e che il 24 giugno inaugura le tratte tra 13 città della nostra penisola. Un successo senza precedenti, ben superiore a quello riscosso in altre nazioni, come sottolinea con orgoglio la Megabus, almeno a giudicare dal successo che sta riscuotendo Megabus, la società dei trasporti via pullman a basso prezzo che inaugura domani le tratte italiane che raggiungono 13 città, per l’esattezza Roma, Milano, Firenze, Venezia, Napoli, Torino, Bologna, Verona, Padova, Siena, Genova, Sarzana (in provincia di La Spezia) e Pisa. Continua a leggere

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Logo inedito e interni rinnovati ma oltre a ciò l’Airbus A 330-200 Alitalia presentato in pompa magna non è una novità. Il Premier Renzi: “allacciate le cinture, l’Italia decolla”

a330newBello, nuovo, elegante, presentato in pompa magna come una celebrità di Hollywood nell’anteprima di un inedito colossal di successo. Tutti presenti, presidente Matteo Renzi quale ospite d’onore, presentato dall’omologo di Alitalia Luca di Montezemolo e dal vice James Hogan che in realtà comanda e che, guarda caso, è al tempo stesso alla guida di quell’Ethiad di Abu Dhabi che sotto la maschera di una esigua minoranza muove invece le fila italiane di contante e strategie. Continua a leggere

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Dal 14 giugno in servizio il nuovo Frecciarossa1000 da 400 Km/h ma fino a dicembre tempi di percorrenza invariati

1000Il Frecciarossa 1000, con i suoi 440 posti distribuiti su quattro diversi “livelli di servizio”, comincerà a correre tra Napoli e Milano dal 14 giugno con il nuovo orario estivo, sostituendo gradualmente gli attuali ETR 500. Lo ha annunciato l’Ad di FSI, Michele Mario Elìa, a margine del concerto della banda dell’Esercito Italiano alla stazione di Firenze, per commemorare la Festa della Repubblica. Continua a leggere

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Gli Impresentabili: Rosy Bindi con la sua lista di proscrizione come Lucio Cornelio Silla, ma era la Roma dell’anno 82 avanti Cristo

bindi2In ogni caso l’iniziativa della Commissione Antimafia presieduta da Rosy Bindi appare degna del peggior periodo delle “purghe staliniane” in URSS, che, per chi non lo sapesse e per i più giovani sta per Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, o delle liste di proscrizione di Lucio Cornelio Silla nell’anno 82 avanti Cristo, al tempo della Roma che precedette l’età imperiale. Se si tratta di “impresentabili”, non avrebbero potuto, ma per Legge, essere inseriti nelle liste dei candidati alle elezioni. Continua a leggere

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